Navigando sul web e sfogliando riviste di psicologia o benessere, può capitarci di imbatterci in frasi motivazionali come “attenti alle persone e situazioni negative“, oppure “allontana i pensieri negativi”, “liberati dalla prigione della mente”, e così via. Cosa accomuna queste citazioni? Il fatto che esse deleghino all’esterno la responsabilità di qualcosa che è stato generato dall’interno. Questa percezione è dovuta a una diffusa convinzione, secondo la quale la mente è qualcosa di esterno a noi, un oggetto che ha vita propria, e interferisce con ciò che noi siamo, ponendoci tentazioni, dandoci false speranze, e trasmettendoci stati emotivi difficili da superare.

Al contrario, la mente è uno strumento puro ed efficiente, il cui compito è quello di proiettare nel dettaglio il nostro stato interiore, rappresentandolo attraverso immagini. Usando una metafora, possiamo paragonarla allo schermo della tv. Come a uno schermo, anche alla mente c’è qualcosa che trasmette delle immagini e dei segnali, che vengono tramutati in un’espressione che rappresenta delle specifiche forme.

Se, guardando la tv, incontriamo delle immagini che ci turbano, perché paurose, disgustose, violente, diamo la colpa al televisore? No, perché ci basterebbe cambiare canale per non vederle. Chiediamoci, piuttosto, come mai guardiamo sempre gli stessi programmi, e quindi reiteriamo gli stessi stati emotivi, raffigurati attraverso immagini similari; oppure perché siamo attratti da un horror invece che da un film romantico o un documentario. A questo proposito, non è corretto pensare che qualcosa possa influenzare negativamente la nostra mente, il nostro schermo, poiché nessuno può trasmettere nella nostra mente, a parte noi stessi.

Se indagata in modo intelligente, nella sua essenza strumentale, la mente può quindi esserci molto utile per osservare qual è il nostro stato in un determinato momento, e quali sono gli stati nei quali cadiamo più frequentemente. In questo modo, possiamo lavorare su di essi e riuscire, progressivamente, ad ampliare il nostro orizzonte mentale.

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