Quando si parla di cercare se stessi, cosa significa e chi è esattamente che sta cercando? Chi sta cercando è l’Individuo, che sta facendo esperienza di sé dentro un corpo fisico. È quello che si intende comunemente come Anima, cioè l’ente vitale all’interno del corpo. Il corpo fisico è un recipiente, in origine, al quale manca una componente fondamentale, ovvero qualcosa che lo animi, che lo attivi, che lo renda vivo. In questo contesto, che è quello di Progetto ENOC e dell’Accademia di Psicogonia, chiamiamo tale struttura Transiente, in quanto egli non conosce la sua identità, ma la sta cercando. Il Transiente ha bisogno di un veicolo fisico che gli permetta di sperimentare se stesso, e che gli dia un punto di ancoraggio durante questa ricerca, altrimenti, giunto in questa dimensione, resterebbe bloccato; non avrebbe né uno strumento per comprendere ciò che ha davanti, né un obiettivo verso cui muoversi.
Individuo e corpo fisico si intrecciano l’uno all’altro, ed è proprio questa unione che permette all’Individuo di scoprire chi è. Si genera un rapporto simile a quello tra un attore e il personaggio che interpreta: l’attore anima il personaggio attraverso le sue emozioni e il suo “sapore”. Dunque, il Macbeth recitato da Robert De Niro sarebbe sicuramente diverso da quello interpretato da Leonardo Di Caprio.
Possiamo inoltre equiparare il rapporto tra Individuo e corpo fisico a quello tra libro e lettore, come abbiamo visto ad esempio in questo articolo. Il libro è una struttura finita, costituita da capitoli che sono correlati tra di loro, e che vanno letti in modo sequenziale. Leggendo il libro del corpo, e generando un’identificazione emotiva con la sua trama, il lettore lo rende vivo, dandogli un’espressione. Tale espressione rappresenta a tutti gli effetti l’Individuo stesso, perché ogni lettore che legge un libro manifesta una diversa e unica struttura emotiva.
Abbiamo dunque iniziato a comprendere la funzione del corpo fisico per il Transiente; occorre però tenere presente che il corpo non è una “marionetta” che viene mossa dal Transiente che lo occupa, bensì è una struttura programmata, estremamente complessa, che ne rappresenta gli stati emotivi e parla di ciò che egli è. Grazie alla struttura negoziale e relazionale del corpo fisico, e al suo sofisticato sistema sensoriale e cognitivo, possiamo infatti scoprire chi siamo nella relazione con ogni specifico contesto, e con gli elementi da cui è composto.
Prendendo in prestito un esempio dalla musica, potremmo infatti dire che ogni Individuo è come una nota musicale, che però non riesce ad ascoltarsi, se non in relazione a tutte le altre. Dunque, se noi fossimo un Do, formeremmo una specifica musica con un Mi, mentre con il Fa ne formeremmo un’altra. E ancora, quando un Fa sarà vicino a noi, sentirà una musica, mentre quando si relazionerà con un Si ne sentirà un’altra. La relazione che si creerà tra noi e un’altra nota, quella musica, parlerà di ciò che siamo, e ciò possiamo sperimentarlo grazie al nostro principale strumento di esperienza, il corpo fisico.