Cos’è il Denaro? Se lo depuriamo dai postulati che lo riguardano, abbiamo semplicemente uno strumento. Si tratta di uno strumento dalle potenzialità infinite, poiché può essere trasformato in un numero infinito di forme. Da un certo punto di vista, potremmo anche vederlo come la rappresentazione di un atto magico che trasforma un oggetto in un altro, poiché possiamo convertire una banconota da 10 euro, ad esempio, in una pizza e una bevanda.

L’errore che però si fa comunemente, corrompendo ciò che il denaro è di per sé, è quello di pensare che il prezzo di un oggetto sia equiparabile al suo effettivo valore, ma non è così. Il valore reale di una pizza non dipende dal suo prezzo, che ha invece a che fare, ad esempio, con il costo degli ingredienti e delle attrezzature per realizzarla. Il valore di una pizza è il valore di chi l’ha fatta, ed è interconnesso ad uno scambio simultaneo tra dare e ricevere. Esprimendo la sua arte e quindi ciò che è in quel cibo, il pizzaiolo inserisce in esso il suo valore, mentre chi lo consuma riceve quel valore, e viene generato un concepimento.

A questo punto, si può facilmente comprendere quanto il numero di banconote possedute sia irrilevante di per sé, se non le si utilizza per uno scopo. Avere tanto denaro e non dargli uno scopo è come mangiare troppo: il surplus di cibo intossicherà il corpo, e diventerà massa inerte e sostanze di scarto.

In estrema sintesi, il nostro valore e quello di ogni cosa che abbiamo è potenziale, cioè dipende dall’uso che ne facciamo. Se li mettiamo in movimento attraverso un processo di dare e ricevere senza condizioni, o per risolvere problemi e trovare soluzioni, creando nuove forme, come dei novelli Archimede Pitagorico, essi saranno nostri strumenti, altrimenti rimarranno oggetti inerti senza scopo.

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