C’era una volta un cane, che viveva libero senza vincoli o pensieri. Quando aveva fame mangiava, e quando aveva sete trovava sempre dove dissetarsi. Poteva andare ovunque desiderasse, non aveva debiti, e trovava sempre al momento qualche compagno di gioco che correva con lui, giocava o gli teneva compagnia. Il cane però si sentiva solo. Qualcosa gli mancava sempre, e ovunque andasse, chiunque incontrasse, non riusciva mai a placare questa continua sensazione di vuoto, che lo tormentava. Un giorno, correndo lungo un sentiero, trovò un osso. Quando lo vide sentì qualcosa, il cuore gli batteva più forte. Si avvicinò e delicatamente raccolse l’osso con la bocca: finalmente, quella sensazione di vuoto che lo aveva accompagnato per tutta la vita, sparì. Finalmente poté sentirsi veramente libero; portava il suo osso con sé ovunque, ed esso dava nuovo significato, nuovo colore, a ogni cosa che lui faceva.

Un bel giorno, giunse in riva a uno specchio d’acqua e, chinandosi, vide un altro cane con un osso identico al suo. Volle allora anche quello, ma, aprendo la bocca per afferrarlo, il suo osso cadde nell’acqua e scomparve. Rimase li, solo, davanti al suo riflesso, anch’esso rimasto solo.

Share This