La mente non è un’entità avulsa dal corpo, come siete abituati a leggere di solito. Nel passato, sentendo la presenza di tutti questi pensieri, hanno pensato che la mente fosse un’entità autocosciente, separata da te. Essa invece è una struttura del corpo fisico, si trova all’interno del corpo, e non contiene informazioni; è il corpo che contiene informazioni, la memoria della sua esperienza è strutturata dentro di lui, ed è per questo che egli cambia forma man mano che cresce. Tutte le volte che viene generata una nuova esperienza, la sua struttura cambia, si perfeziona; voi direste che invecchia, ma in realtà si sta perfezionando, sta evolvendo, così come quando leggete un libro. È un processo di evoluzione.

La mente è un riflettore; attraverso di essa noi possiamo avere questa conversazione, e possiamo avere degli elementi temporali che ci consentono di individuare i vari oggetti nello spazio. La mente riflette, traduce in oggetti il programma, esattamente come farebbe un elaboratore, quando un programma che viene svolto viene proiettato su uno schermo; esso viene trasformato in una struttura con cui ti puoi interfacciare. Se il corpo è malato, la mente di per sé non è malata, ma trovandosi all’interno del corpo, ovviamente ne riflette lo stato di malattia. La mente non può ammalarsi, infatti, ma se sta riflettendo una cosa rotta, non è essa stessa rotta, sta semplicemente riflettendo quella cosa.

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