Un giorno, il presidente degli Stati Uniti d’America vede il papa in televisione, durante una trasmissione che culmina con un messaggio al mondo intero: “Il giorno che il Leone giacerà con l’Agnello, vi sarà pace nel mondo”. Il presidente, prendendo molto sul serio quest’affermazione, convoca il Consiglio di Stato e dà inizio a un progetto per risolvere il problema della pace nel mondo. Vengono coinvolti esperti, premi Nobel, guru della geopolitica e della strategia, le Nazioni Unite e tanti, tanti altri, che per anni lavorano incessantemente all’ambizioso obiettivo del presidente. Un bel giorno, una commissione di esperti presenta il risultato al Consiglio di Stato, e il presidente, soddisfatto, dichiara terminato il progetto. Subito vengono convocate le televisioni e gli organi di stampa di tutto il mondo, per l’annuncio della bella notizia. Il papa, avvertito dell’evento in mondovisione, accende il televisore proprio quando il discorso del presidente sta per cominciare. “Avevamo un obiettivo, e a questo abbiamo dedicato enormi risorse, in modo che una soluzione definitiva per la pace nel mondo potesse essere scoperta”. I giornalisti e gli operatori televisivi comprendono la portata di ciò che sta per essere rivelato, e trattengono il fiato in attesa di conoscere questo segreto. “Sotto la guida degli Stati Uniti d’America abbiamo riunito i migliori intelletti del mondo, che hanno lavorato instancabilmente per risolvere il problema più importante di tutti i tempi”. Tutti i presenti vivono una silenziosa emozione, e coloro che seguono l’evento in televisione si accalcano davanti allo schermo, per essere testimoni di questa svolta epocale.
Persino il papa trattiene il fiato e, puntellandosi ai braccioli della sua poltrona per protendersi verso lo schermo, tende l’orecchio. “Ma le parole sono inutili. Vi mostrerò ora il capolavoro”. Il presidente dà un segnale a qualcuno fuori campo, e le telecamere puntano in direzione di un sipario che si sta aprendo. Davanti agli occhi meravigliati dei presenti e di tutti i telespettatori, un enorme leone compare acciambellato, e un tenero agnello riposa appoggiato alla sua enorme pancia. Il papa non può credere ai suoi occhi, e decide di recarsi subito a Washington, per vedere di persona questo miracolo operato dal presidente degli Stati Uniti. Giunto a Washington, il santo padre viene scortato nel luogo del miracolo, e stavolta vede dal vivo l’enorme leone e l’agnello, insieme, appiccicati l’uno all’altro che riposano. Il papa non può trattenere la sua commozione davanti a questa visione, e rivolgendosi al presidente lo ringrazia per i suoi sforzi. Dopodiché gli chiede il segreto di questo miracolo. Il presidente sorride. “In realtà, la soluzione è sempre stata davanti ai nostri occhi”. Lo sguardo del papa si fa intenso in commossa attesa. Il presidente esita un solo istante, ma poi decide che è giusto che il mondo conosca questa verità. “È molto semplice”, dice. “Un agnello al giorno”. Tutto quello che abbiamo o ci viene concesso, e che per lo più diamo per scontato, ha un prezzo che fin troppo spesso fingiamo di non conoscere, distogliendo lo sguardo per non vedere. In Africa, c’è un intero villaggio che giornalmente porta cibo a un branco di iene, per impedire loro di varcarne i confini e nutrirsi dei suoi abitanti.
Anche tutto il benessere e il progresso di cui la tecnologia è portatrice hanno un altissimo prezzo da pagare: la nostra identità, in primis, e la nostra privacy nella sua coniugazione più estrema. Quanto di nostro otteniamo dalla tecnologia, da essa ci può essere tolto, a cominciare dal denaro per finire con la nostra identità. Quanto sarà facile, in un futuro prossimo, togliere ogni cosa a un cittadino premendo solo un tasto? Per non parlare della nostra vita privata. La tecnologia chiede questo in cambio, la nostra vita, ed è importante sapere che è un percorso senza ritorno. In un mondo con queste regole, si manifestano intelligenze in grado di dominare la tecnologia e di sfruttarne tutte le debolezze, specialmente la sua fondamentale vulnerabilità: il fattore umano. Einstein disse che “la differenza tra genio e stupidità è che il genio ha i suoi limiti”, e vedremo cosa può fare la stupidità quando è abbinata al potere moltiplicatore della tecnologia. Ecco che il segreto della realtà che si cela dietro l’apparenza è svelato. La nostra tranquillità è colma di una sensazione di sicurezza, vera solo in apparenza. Noi chiediamo di non vedere il caos sottostante ogni cosa, e ne paghiamo volentieri il prezzo, perché in effetti è meglio non vedere, non sentire e proseguire nella beata ignoranza il coma vigile che chiamiamo vita….
Tratto dal libro Hacker Republic