In quasi tutte le tradizioni, la parola incondizionato compare, in un modo o nell’altro. Chi ha seguito percorsi o filosofie di vario tipo lo dovrebbe sapere. Di solito questo termine viene associato alla parola amore, nel binomio amore incondizionato, che naturalmente ognuno interpreta come vuole. L’incitazione al “volersi bene” è senz’altro una forma di amore, seppur blanda, ma anche quando il leone caccia la gazzella, l’attrazione che prova, quel movimento è governato da una forza magnetica irresistibile, che possiamo tradurre con Legame Emozionale, che è ciò che lega ogni cosa, in ogni dimensione e in ogni strato della realtà, anche quelli molto densi; esiste anche tra vittima e carnefice, e naturalmente tra parte fissa e parte variabile, le due metà del corpo fisico.
Che cosa fa percepire al Transiente, cioè a quella che nelle tradizioni viene chiamata Anima, la differenza tra queste due parti, come se fossero due cose diverse, che poi degenera nella necessità di proteggere se stessi da ciò che si ha intorno? La mancanza di un punto d’ancoraggio, certamente, ma il primo movimento che viene fatto, che certifica l’assenza della percezione del collegamento – perché entrambe le parti sono sempre unite, ma tu non lo sai, ovvero la parte fissa non lo sa – è porre una condizione: “Mi piace quel posto, se c’è il sole”, “Puoi stare con me, se mi sei fedele”, “Siamo amici, se non mi tradisci”, e così via.
Questo discorso potrebbe sembrarvi perfettamente logico, ma quando vi troverete nella condizione, non riuscirete a tenerlo presente. La parte del programma che si è trasformata in buchi di istruzioni, cioè in vuoti, che sono diventati dei nuclei tossici, sono tutti legati da una condizione, che avete posto e che ha generato il rifiuto. E’ quella che viene spurgata, quando emerge con forza, ed è quella che va superata. Quando vi troverete nella situazione, sarà dura, e quando avrete qualcuno sotto di voi che guiderete a cercarla, sarà altrettanto dura, perché la tentazione di assecondare quella condizione per farlo stare meglio, e per non farvi odiare in quel momento andandogli contro, sarà fortissima. Se assecondate la sua condizione, però, lui tornerà indietro, e anche voi.
Nella realtà, quando andiamo a fare terapia, o guida, tutoraggio, sappiate che il tutor e il tutorato crescono insieme. Non funziona come quando il chirurgo, che sta operando qualcuno, o il medico, che sta guarendo una persona, pensano di rimanere estranei, in un ambiente sterile, per cui non vengono influenzati dall’evento. Al contrario, perché il tutorato sta nella tua parte variabile, e tu nella sua; tu sei la sua guida e lui è la tua. Ciò che vi può fregare è il porre una condizione, e quando ponete una condizione, si genera il nucleo tossico. Se la condizione viene rispettata, esso si genera per attaccamento, altrimenti per rifiuto.
Le cosiddette frasi fatte come l’amore incondizionato e il dare incondizionato sono effettivamente degli sproloqui, perché sono quasi sempre ripetute cosi tanto per dire. Siamo cresciuti in un habitat che è basato sulla condizione. Non bisogna andare nell’Unione Sovietica Stalinista, per verificare che questo sia vero, poiché tutte le cose che fate sono condizionate. Abbiamo imparato che quello è il giusto modo di agire, per cui esso è radicato, è profondo e tramandato; è quasi una tradizione, è più tradizionale quello di qualunque cosa voi possiate studiare. Ciò che ti è stato davvero passato di generazione in generazione, infatti, è proprio il sistema del condizionamento.
La condizione ti fa dare dei valori, che sono off – on, che corrispondono all’uso della carota e del bastone. Perfino il legame tra un uomo e una donna è dettato da un sistema di condizioni, perché quando ci si sposa, ad esempio, bisogna firmare qualcosa. Una qualunque relazione, in realtà, è dettata da condizioni scritte o implicite. Quando andrete a fare tutoraggio, troverete persone che sono afflitte da questo male, da questa malattia, come lo siete stati voi e come magari lo siete ancora, anche se magari ne state uscendo, perché ve ne state accorgendo.
Il sistema naturale, invece, non pone condizioni, ha un movimento che è perfettamente sincronizzato. Il termine incondizionato, quindi, significa che non pone condizioni.
Tratto da Il LIbro della Purificazione: Il Potere della Struttura Naturale dell’Essere Umano