Non cercate di concepire razionalmente cosa significa trovare Casa, perché quando l’avete trovata siete là. È descritto in una Chiave: Cerca l’esperienza, la Vita, e Trovi Casa. Non cercare Casa, perché non ricordi com’è fatta, non puoi fartene un’immagine; qualunque immagine ti proietti, sarebbe un’illusione. È nella vita che La trovi, nel Vivere Senza Pensiero. Non serve a nulla, quindi, macerarsi in pensieri complicatissimi, positivisti, e misuratori di cause ed effetti. Ho raccontato l’aneddoto riguardante quella bambina di sei anni, perché quella era la vostra condizione iniziale, senza tutte le vie obbligate che il corpo fisico costruisce nel tempo. Spendete una vita per allontanarvi da essa, mentre è proprio in tale condizione che si può sentire il profumo di Casa, lo potete riconoscere, lo potete vivere in modo puro. Provate, dunque, quando siete in difficoltà e vi sentite molto complicati, a sedervi a occhi chiusi, riportando alla memoria i tempi della vostra infanzia.
Se la bambina che ho menzionato avesse avuto 25 anni in più, non mi avrebbe mai chiesto se Dio era anche dentro di lei, perché l’avrebbe ritenuta una domanda stupida, inutile per chi pensa di essere già a conoscenza di molte cose. Il suo corpo avrebbe ormai costruito tutta una serie di paletti, di vincoli, che rendono le informazioni ricevute già preordinate, catalogate. Quand’anche fossimo entrati nell’argomento “modalità religiosa”, mi avrebbe sicuramente ubriacato di parole, inerenti teorie quantistiche, buono e cattivo karma, poteri mentali, contatti soprannaturali, ingerenze extraterrestri, visioni mistiche e altre macchinose fantasie, assai di moda al giorno d’oggi. Oppure, avrebbe ribadito che sono tutte sciocchezze, a seconda del settaggio ricevuto. Quando eravate bambini, invece, ogni cosa era immediata, e avevate la capacità di sentire. In quello stato, si è aperti a ogni cosa, ogni esperienza è bella e te la vivi, te la gusti in quel momento, e il minuto dopo sei già in un’altra. Quella è la condizione reale, la più vicina alla Vita Vera che potete ricordare. Il contatto con essa era più diretto, perché i due binari paralleli, pur non incontrandosi, si parlavano senza pensiero e senza filtri, la Vita Vera mandava un segnale e la Vita Finta si muoveva, e viceversa. Ecco, ricordatevi quello stato.
Tratto da I Racconti del Tre